0547 991 328 -(+39) 328 015 7418

Linda Spinelli: Un Talento per la Scarpa 

I finalisti del concorso Un talento per la Scarpa 2023 ricevono i premi

Abbiamo l’onore di intervistare Linda Spinelli, una talentuosa studentessa che è arrivata recentemente finalista per il concorso “Un talento per la Scarpa” che il Cercal organizza ogni anno.

Scopri la storia di Linda Spinelli, finalista del concorso Un Talento per la Scarpa. Linda è una studentessa del terzo anno del corso Progetto Aziendale, dove sta perseguendo il doppio diploma di Fashion Stylist e Modellista Sartoriale. Fin dall’inizio del suo percorso presso la nostra scuola, Linda ha dimostrato un talento eccezionale nel mondo della moda. Oltre alla sua formazione filosofica, che dona un tocco unico alle sue creazioni. Linda è nota per il suo stile distintivo che fonde elementi femminili, maschili e androgini.

Quali sfide hai affrontato durante la preparazione per il concorso “Un Talento per la Scarpa”  e come le hai superate?

Durante la preparazione per il concorso, ho affrontato diverse sfide, ma ciò che mi ha spinto a continuare è stata la sicurezza in me stessa e nel mio stile. La più grande di esse è stata le opinioni avverse continue che non credevano nel progetto. Fortunatamente, una delle mie insegnanti, Emanuela Bagoi, mi ha fatto proseguire col mio progetto portandomi poi a questa grande soddisfazione.

Puoi condividere alcuni dettagli sul tuo processo creativo per il progetto del concorso?

Certo, il mio processo creativo ha avuto inizio con l’ispirazione degli scacchi, che sono stati la mia prima fonte di input. Successivamente, ho creato la moodboard e la palette di colori e materiali. Infine, ho approfondito l’idea di rendere i tacchi intercambiabili tra loro e ho proceduto al disegno digitale, grazie agli input da insegnanti come Carlotta Bellucci. Questo riassume il percorso che ho seguito per sviluppare le 12 scarpe e il testo che ha delineato il concept di base.

Quali risorse o fonti d’ispirazione specifiche hai trovato più utili durante la preparazione?

Ho trovato ispirazione in primis dal mio gusto estetico e poi dagli stilisti controcorrente che mi hanno sempre ispirata, quali Alexander Mcqueen e Vivienne Westwood.

La scuola lavora con una squadra interdisciplinare, ci sono professori che si dedicano alla parte digitale e al design e professori che si dedicano alla parte progettuale. Come hai sfruttato al meglio il feedback ricevuto dai tuoi insegnanti per migliorare il tuo lavoro? 

Il feedback dell’insegnante Emanuela Bagoi e specialmente il suo supporto sia nella parte più teorica che in quella illustrativa è stata di grande impatto e continuerò per ciò a ringraziarla infinitamente. Lei mi ha sempre spronato nel seguire il mio stile controcorrente e ha creduto nelle mie capacità. Mi ha aiutato facendole evolvere e aprendomi la mente anche sui piccoli dettagli, i quali rendono efficace i propri progetti e ti fanno distinguere dagli altri.

Hai presentato il progetto in formato digitale, ci sono particolari aspetti tecnici o abilità apprese a scuola che ti hanno aiutato nella tua partecipazione al concorso?

L’utilizzo delle piattaforme come Photoshop e Illustrator mi hanno aiutata tanto, in quanto mi hanno reso più facile l’espressione concreta delle mie idee, poiché riesco meglio a esprimere il mio stile tramite la forma digitale più che in quella cartacea.

Quali sono i tuoi consigli per gestire lo stress e la pressione durante un concorso importante?

La gestione dello stress migliora notevolmente quando si ha piena fiducia nelle proprie capacità. Nel mondo della moda, spesso si incontra la resistenza da parte di coloro che non comprendono le differenze. La vera sfida è far emergere e far evolvere la propria unicità. La fiducia in sé stessi e nel sostegno delle persone che credono in noi diventano preziosi alleati nella gestione della pressione e nell’inseguimento dei nostri sogni. Durante le sfide che si presenteranno, è essenziale mantenere la testa alta e, al contempo, accogliere i consigli costruttivi che ci aiutano a crescere.

Quali sono le tue aspirazioni a lungo termine nel mondo della moda e come credi che questa esperienza ti abbia avvicinato a tali obiettivi?

Nel lungo termine, spero di creare il mio brand in cui le persone coi miei capi possano sentirsi libere di esprimere al meglio se stessi. Voglio creare un brand lontano dai pregiudizi altrui e il riconoscimento e l’apprezzamento del mio progetto è stata una dimostrazione di tutto ciò e ne sarò infinitamente grata e sicuramente mi ha dato ancora più fiducia in me e nelle mie capacità.

Hai qualche progetto futuro o sogno nel cassetto che vorresti realizzare nel mondo della moda?

In primis mi piacerebbe aprire una piccola boutique in cui creare capi su misura, ascoltando il cliente e le sue esigenze. Credo fortemente che gli abiti si devono adeguare alla persona nel suo complesso e non il contrario. Un primo passo per far sì che la moda non sia basata più sul giudicare, bensì sull’apprezzare. 

Ringraziamo Linda Spinelli per aver condiviso con noi queste preziose esperienze e consigli. Speriamo che la sua storia possa ispirare e guidare gli altri studenti verso il successo nel mondo della moda.

Se avete domande addizionali per Linda Spinelli, non esitate a contattarci. Rimanete sintonizzati per ulteriori storie ispiratrici dai nostri straordinari studenti.

Altri post